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Scuola Elementare Osimo 2° Circolo Didattico
I.T.C.G. Corridoni Osimo
Scuola Media Filottrano
 
LINEE GENERALI DEL PROGETTO


PREMESSA

L'esigenza di costruire una rete di scuole nasce dalla necessità di individuare da una parte percorsi comuni di formazione dei docenti soprattutto nel campo scientifico-tecnologico, dall'altra dal bisogno di inserire questi stessi percorsi in un'ottica che, pur non tralasciando le implicazioni di tipo teorico, sia fortemente orientata alla didattica. Un lavoro comune si fonda sulla motivazione forte che ci spinge a costruire un itinerario di ricerca con lo scopo di realizzare alcuni modelli educativi e didattici applicabili alle nostre realtà ed eventualmente trasferibili. Lo sviluppo della società, strettamente legato al progresso della scienza e della tecnica, richiede una sempre più ampia diffusione della cultura scientifica e tecnologica in modo che ogni individuo possa liberamente esprimere giudizi fondati ed oggettivi e possa operare scelte consapevoli che possano rendersi necessarie nella quotidianità. Determinante è il ruolo che la scuola può assumere in questo ambito. Ecco quindi l'importanza e la necessità di migliorare l'insegnamento delle scienze sfruttando al massimo le risorse già esistenti e creandone di nuove sia come strumenti per le attività pratico-sperimentali sia come sostegno per aiutare i docenti in tale lavoro. Lo scopo finale di tutta questa attività dovrà essere l'innalzamento della qualità della cultura tecnico-scientifica degli studenti.

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AREE TEMATICHE SCELTE IN QUESTA PRIMA FASE:

n°3 - n° 5 (vedi allegato A Circ. Min. N° 270 del 12 nov. 1999)
L'obiettivo è quello di costruire un curricolo verticale che parta dalle conoscenze degli alunni e le integri attraverso un itinerario che prevede e non presuppone, lo sviluppo del metodo e del linguaggio scientifico-tecnologico fondato sulla osservazione, individuazione del problema, formulazione di ipotesi, realizzazione delle esperienze e verifica delle ipotesi formulate, generalizzazione ed eventuale invalidazione.

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FINALITA' EDUCATIVE

Creare un ambiente che motivi e organizzi l'apprendimento da parte dell'alunno e non trasmetta solo i saperi;
Sviluppare un sapere integrato in una prospettiva interdisciplinare;
Acquisire autostima, sicurezza nello scambio tra gli ordini di scuola e classi diverse.

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OBIETTIVI GENERALI

Interiorizzare e utilizzare il metodo scientifico, in modo razionale, attivo, critico.
Fare acquisire agli alunni un metodo scientifico inteso come metodo razionale che si concretizza nella capacità di:

  • esaminare situazioni e fatti;
  • riconoscere analogie e differenze;
  • porsi problemi e prospettarne soluzioni;
  • verificare se vi è rispondenza fra le ipotesi formulate e i risultati ottenuti;
  • inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse.

Introdurre un linguaggio scientifico che permetta di descrivere le esperienze osservate seguendo un metodo sistematico e utilizzando termini specifici e arrivando alla costruzione di un modello:

  • Far acquisire al linguaggio una motivazione diversa mediante comunicazione in verticale sia scritta che orale;
  • Far sì che il linguaggio acquisti una dimensione dinamica che si modifica continuamente sia come conoscenza di termini sia come legame logico degli stessi, contribuendo in tal modo al rinforzo del curricolo di base;
  • Favorire riflessioni particolari sui linguaggi utilizzati.
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Utilizzare la cooperazione nella realizzazione di esperienze scientifiche e nella progettazione di gruppo:

  • Favorire un tipo di insegnamento cooperativo sfruttando le reti telematiche e le risorse sia interne sia esterne delle scuole coinvolte;
  • Favorire un tipo di lavoro cooperativo fra gli alunni anche di età diverse in modo che l'altro diventi una risorsa e che anche l'eventuale errore serva alla costruzione;
  • Favorire un lavoro di tutoring da parte dei partecipanti più grandi;
  • Creare strumenti di confronto specifici come potrebbe essere un web forum.

Utilizzare il confronto con altre realtà, fornire imput e critiche:

  • Sviluppare la capacità di problematizzare la realtà;
  • Individuare le procedure di approccio;
  • Organizzare percorsi di esperienza.

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OBIETTIVI SPECIFICI:

  1. Individuare, comprendere, utilizzare la misura e saperne spiegare i significati.
  2. Acquisire il concetto di materia individuandone gli stati e le proprietà
  3. Saper descrivere le esperienze di laboratorio, saper raggruppare dati e informazioni e saper leggere e costruire grafici.

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ATTIVITA'

  • Indagine iniziale sull'argomento mediante discussione per far emergere le pre-conoscenze;
  • Manipolazione di materiali
  • Osservazione, analisi e misurazione;
  • Raccolta sistematica di dati, loro codifica, analisi, confronto e tabulazione;
  • Descrizione dei fenomeni;
  • Comunicazione delle esperienze;
  • Confronto tra i linguaggi.

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COME CONDURRE L'ATTIVITA' DIDATTICA

  1. Scansione didattica:
  2. Fase della problematizzazione in cui si evidenziano tutti gli elementi a disposizione ovvero le pre-conoscenze;
  3. Fase della sperimentazione in cui si osservano cose e fenomeni;
  4. Fase della verbalizzazione scritta;
  5. Fase della discussione collettiva o a piccoli gruppi;
  6. Fase di affinamento della concettualizzazione. E' importante sottolineare che le varie fasi non vanno viste come consecutive e in modo meccanicistico, ma esse sono sempre presenti in ogni percorso.

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METODOLOGIA E MOTIVAZIONI

L'attività su cui ci accingiamo a lavorare ha una valenza scientifica, perché presuppone l'attenzione a ciò che percepiamo, l'avvio di una discussione in cui è molto importante creare un linguaggio condiviso, l'elaborazione di ipotesi su come avvengono certi fenomeni, la valutazione del loro funzionamento e della loro validità interna. Noi vorremmo avviare un discorso in cui possano intervenire vari tipi di sapere a cominciare dal sapere più o meno informale, più o meno corretto di cui gli allievi sono portatori convinti. Soltanto in questo modo è possibile un'autentica elaborazione delle conoscenze perché c'è una fase concreta di discussione collettiva e di costruzione comune in cui si parte da convinzioni radicate. Per raggiungere risultati significativi è molto importante allora il tipo di interazione che si crea fra gli allievi e fra questi e l'insegnante. Una delle nostre finalità, attraverso questo progetto, è perciò anche quella di avviare un percorso concreto in cui la mediazione didattica attuata dall'insegnante sia soprattutto quella di collaboratore e facilitatore del lavoro degli alunni e garante della correttezza dei passaggi logici. In questo senso il docente non è colui che sa le cose che poi anche gli allievi dovranno imparare, ma è un adulto consapevole che costruisce con loro percorsi che producano significati nuovi e condivisi. Si partirà dalle cose, dai fatti, dalla raccolta delle idee prima individuali poi collettive degli allievi sul fenomeno che verrà poi concettualizzato. Le loro ipotesi e il confronto produrranno la concettualizzazione. Si inseriranno opportunamente momenti di ideazione e progettazione di esperimenti che serviranno a chiarire meglio e a comprendere cosa ci si propone di mettere alla prova. Ciò servirà a stimolare la creatività, a sviluppare abilità manuali e fornirà l'occasione per effettuare misure, controllando la precisione e l'accuratezza dei dati quantitativi ottenuti. La raccolta sistematica dei dati, la loro elaborazione e il confronto con altri ricavati da altre fonti, abitueranno alla necessità di valutare il grado di attendibilità di ogni informazione. Le elaborazioni dovranno utilizzare tutti i linguaggi (testuale, grafico, pittorico, fotografico). La relazione scritta di quanto fatto, corredata da disegni, tabelle, grafici, fotografie, costituirà per gli allievi un momento di riflessione, di verifica, di acquisizione oltre dei contenuti di un linguaggio appropriato. Nella spiegazione di un modello sarà condiviso non soltanto il significato da dare alle parole, ma anche il contesto concreto in cui il discorso è nato. Questo tipo di insegnamento offrirà agli allievi un metodo logico e sistematico per pensare da soli e per capire "la scienza come metodo di ricerca". Le esperienze prodotte saranno immesse nella rete telematica in modo da permettere una comunicazione fra studenti anche di età diverse e una gratificazione per il lavoro svolto che motivi per ciò che si sta facendo. Mediante il confronto dei livelli cognitivi dei diversi ordini di scuola si potrà operare in un' ottica reale di verticalità. Visto il modo particolare di procedere in cui gli alunni sono gli attori principali dei percorsi che si vogliono costruire occorre lasciare una certa flessibilità alla programmazione per non essere ancorati a schemi rigidi che potrebbero condizionare la produzione e renderla limitativa.

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CONTENUTI

Essi saranno evidenziati dalla problematizzazione del mondo che ci circonda e in particolare verranno analizzati temi riferiti alla materia, proprietà e misura.

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Modalità di collaborazione

In ognuna delle scuole che parteciperanno si formerà un gruppo di cui faranno parte gli insegnanti di varie discipline che direttamente lavorano al progetto. Ci saranno incontri tra gli alunni delle scuole coinvolte per mettere a confronto quanto realizzato. Il ruolo svolto dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, in particolare dalla posta elettronica, sarà fondamentale in quanto costituiranno il mezzo principale per mettere in contatto i vari istituti durante lo sviluppo del lavoro e per scambiarsi il materiale anche in corso d'opera. Gli insegnanti referenti, ciascuno nella propria sede, avranno cura di informare costantemente e di diffondere quanto prodotto a tutti i colleghi in modo da evitare che il progetto sia appannaggio di pochi "eletti" ma diventi parte integrante dell'attività didattica prevista dai programmi. Saranno comunque necessari, una serie di incontri soprattutto fra gli insegnanti delle scuole che propongono il progetto per predisporre le varie tappe del lavoro, confrontarsi e adottare una metodologia condivisa.

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VERIFICA

RISULTATI ATTESI
Acquisizione da parte degli alunni del metodo scientifico. Innalzamento della qualità della cultura tecnico-scientifica degli studenti. Miglioramento dell'insegnamento delle scienze ottenuto mediante confronto fra insegnanti appartenenti a scuole diverse in modo da adottare una metodologia condivisa.

MODALITA' DI VERIFICA IN RAPPORTO AI RISULTATI ATTESI MODALITA' DI AUTOMONITORAGGIO
Discussione collettiva, osservazione dei comportamenti degli alunni, domande per verificare l'acquisizione degli obiettivi.Si avranno incontri bimensili fra gli insegnanti coinvolti in modo da fare il punto sulla situazione e apportare le dovute modifiche al progetto.

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INCONTRI DI FORMAZIONE con il Prof. Pier Giuseppe Rossi

Descrizione del piano di formazione

Sono stati programmati:

  1. N° 6 incontri iniziali nell'anno scolastico 2000/2001 (Giugno-settembre) per avere le direttive su come procedere.
    I momenti più significativi della formazione sono stati documentati e messi in rete per far sì che essi rappresentino una risorsa per tutti coloro che ne volessero usufruire.
  2. Incontri bimensili da ottobre 2000 a giugno 2001 per la verifica e la progettazione in itinere
  3. Incontri a settembre 2001 per formazione e riprogettazione delle unità didattiche e delle nuove ipotesi di lavoro
  4. Incontri bimensili durante l'anno scolastico 2001/2002 per verifica

N° docenti formati: 15 insegnanti nel secondo Circolo di Osimo
Tipo di Formazione: laboratorio
Argomenti: Analisi e interpretazione di fenomeni e relativa descrizione

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